di Sifu Diego Bussetti
La Guan Dao - l'arma del Generale Guan Yu
Questa sarà una nuova rubrica in cui andremo a parlare delle armi presenti nello studio del Kung Fu. Il nostro excursus non sarà composto da tutte le armi passate e presenti, perché richiederebbe un lavoro di una vita soprattutto nel reperirle, ma un sunto delle armi più comuni. Lo scopo è quello di far conoscere maggiormente queste armi, che con il passare del tempo e soprattutto in una cultura quella occidentale, in cui non c’ è uso e conoscenza di tali armamenti, poter trasmettere il loro immenso valore culturale e storico, nonché pratico nei tempi moderni, in una chiave smart ma con tutto l’ impegno da parte mia, non superficiale.
La Guan Do: è una sciabola dalla lunga impugnatura che ha preso il nome dal più celebre, e sembra dal primo, usufruitore di tale arma, Guan Yu. Generale al servizio del signore della guerra Liu Bei nel periodo dei Tre Regni, intorno al 200 d.c. per intenderci. Guan Yu è sinonimo di Coraggio, Forza e Lealtà, tant’è che è stato poi divinizzato e reso protettore soprattutto degli Artisti Marziali.
La Guan Do è, in parte erroneamente tradotta come Alabarda, in parte erroneamente perché in passato venivano classificate come Alabarde tutte le armi inastate, ma le Alabarde sia nella cultura occidentale che in quella orientale sono altre. Per esempio in occidente sarebbe “classificata” come falcione inastato invece in Cina appunto come sciabola dalla lunga impugnatura perché aveva la lama simile ad una sciabola ma con un asta per renderla molto più potente per chiunque ne avesse la forza o per essere usata da cavallo o contro i cavalli. La sciabola di Guan Yu venne chiamata “sciabola a falce di luna del dragone verde” e poteva arrivare a pesare anche 40 kg e con questo peso si usava principalmente negli allenamenti.
La nappa veniva usata per fermare il flusso del sangue o proteggere la mano dell’ utilizzatore, il drappo per distrarre e l’ incavo per afferrare o parare. Ci sono altre tipologie di sciabole che vedremo in futuro ma si basano principalmente su questa anche se avevano scopi differenti. L’ utilizzo di tale arma oggi è incentrato sullo sviluppo della forza e della resistenza nell’Artista, vista la difficoltà di utilizzo di questo attrezzo, sull’evocazione di questo importante personaggio e simbolo per ogni praticante di Kung Fu, tant’è che nell’ esecuzione di tale arma si vanno ad imitare i gesti tipici del Generale, come l’ accarezzare la barba, o la cavalcata o lo sfottò, ponendo l’ attenzione sul fatto che il Kung Fu è cultura, ed infine non dimentichiamoci che è anche sfoggio delle proprie capacità fisico/energetiche che le armi mettono a dura prova.