di Sifu Diego Bussetti
Non so perché le armi snodate siano poco usate, rispetto alle altre, nel mondo del Kung Fu, probabile per la loro difficoltà, probabile perché ormai al giorno d’oggi si usano le armi quasi esclusivamente per vederne un corrispettivo pratico in termini di combattimento, però qualcosa alla base c’è che le rende poco amate.
Questo non è il mio caso. Da quando ero piccolo utilizzare armi snodate è stato un pallino, vedere personaggi nei film che le muovevano formando una danza armoniosa e bellissima mi ha fatto innamorare di questi strumenti. La gestione del corpo come se uomo e arma fossero un tutt’uno mi ha emozionato sempre a livelli altissimi rispetto ad altre armi di più blasonata importanza.
L’acquisto di armi, per collezione, mi ha portato ad averne molte anche se non mi servivano, visto che non le studiavo, ma mi dilettavo a cercare di usarle, arrivando, scioccamente, ad indossare protezioni per paura di farmi male, pur di cercare di emulare chi, a differenza mia, era capace di utilizzarle.
La mia perseveranza era ancora acerba e smisi di cercare di utilizzarle; passarono gli anni fino a che arrivai a studiare la mia prima snodata, la catena a 7 sezioni.
Era un’arma che ne ignoravo l’esistenza; conoscevo la catena a 9 sezioni, ma la 7 mi era ignota. Tutto ha un perché! Non l’avevo mai vista negli shop di armi tipiche del Kung Fu!
Guardavo e compravo armi che collezionavo, ma nel nostro mercato Italiano e anche Europeo non mi sono mai imbattuto in questa strana arma. Infatti poi l’ho acquistata dagli Stati Uniti.
La catena, o frusta, a 7 sezioni può essere tradotta in Cantonese come ‘Cat Tzi Pin’.
E’ formata da 7 piccole aste di ferro collegate da degli anelli, anch’essi di ferro, con all’estremità il manico, tendenzialmente di legno, dove verrà presa per essere utilizzata, e un contrappeso, un dardo, che darà alla catena la possibilità di ruotare con forza e di essere usata come arma contundente.
Anticamente al posto del dardo c’era un cuneo piatto di ferro affilato ai lati e molto appuntito.
Può essere considerata un fondamentale della catena a 9 sezioni, visto che essa è molto più difficile da utilizzare.
Questo tipo di strumento, lo consiglio a chi è già avvezzo alle armi, chi già ha diversi anni di pratica di Kung Fu alle spalle, e non consiglio di utilizzarla come prima arma, vista la sua difficoltà e facilità nel farsi male utilizzandola.
Viene utilizzata sia nel Kung Fu Tradizionale che nel Wushu moderno e nelle esibizioni per dare bellezza alla forma si può legare un piccolo drappo colorato all’estremità.
Da tener presente che, a seconda della sua funzione, può avere diverse tipologie di peso, per esempio sarà molto leggera per esibirsi in pubblico, e molto pesante per l’allenamento.
Storia:
la storia delle catene, in generale, non è ben nota, ma si sa di sicuro, che veniva usata molto per la sua facilità nel nasconderla, visto che quando è raggruppata diventa molto compatta, ma allo stesso tempo quando aperta molto letale, e la sua origine, secondo alcune fonti, viene fatta risalire alla Dinastia Jin ( 265-420 d.c. ). Utilizzata molto per colpire, perforare, deviare, agganciare e legare, sulla punta della catena poteva essere messo del veleno.
Come già accennato all’inizio, è un’arma che viene poco utilizzata nelle Scuole di Kung Fu d’oggi; però è importante capire che le armi nel Kung Fu non vengono studiate per una valenza pratica di combattimento ma per l’acquisizione di abilità da parte del praticante!
Inoltre come anticamente avveniva, i Maestri esibivano la loro maestria per show, per dare spettacolo, per mettere in mostra, appunto, le loro abilità con l’arma ( o a mani nude ).
Quindi le armi, ormai in disuso nei tempi civili moderni, hanno un’importanza legata principalmente allo sviluppo della Maestria con l’arma stessa.
Sono sicuro che come me molti hanno la voglia di usare e padroneggiare queste tipo di armi, e allora sprono chiunque a non accontentarsi, a non avere paura, a non cadere in dogmi, legati alla propria Scuola o allo stile ed andare, imparare, padroneggiare ed ampliare quello che diventerà il vostro bagaglio marziale.